Les routes du goût entre les abbayes et les ermitages
entre les abbayes et les ermitages
Durée
4 Days
Point de rencontre
Perugia
Organisateur
Travel agency MARFIL VIAGGI

La Marfil Viaggi opera a Spello dal 1994 , e la nostra preparazione nel settore è ultra ventennale. Organizziamo vacanze con una precisa filosofia: offrire viaggi di qualità in piena sintonia con i desideri personali.

L'Ombrie est une région où la gastronomie, le vin, l'art, la culture et l'architecture n'ont rien à envier aux autres régions d'Italie. Norcia, avec ses truffes, ses fromages et ses jambons, par exemple, est un centre gastronomique par excellence. Le Duomo d'Orvieto est l'une des plus belles cathédrales du pays ; la majestueuse Basilique de San Francesco d'Assise contient des fresques de Giotto. L'Ombrie offre des paysages époustouflants, une cuisine délicieuse, des vins fins, de l'art, de l'histoire, de la nature, une position stratégique pour visiter l'Italie, une atmosphère amicale et accueillante. Plusieurs itinéraires sont disponibles pour découvrir notre belle région verdoyante.Nous vous guiderons à travers nos charmantes villes médiévales en marchant dans les ruelles de pierre et les vieux bâtiments de Pérouse, Todi, Orvieto, Spello, Spoleto, Montefaco, Trevi, Bevagna, Gubbio.Tous nos itinéraires sont étudiés pour combiner l'art, l'histoire et les délicieux mets et vins.Vous ferez l'expérience d'un voyage inoubliable à travers la culture et la tradition alimentaire de notre belle région. L'Ombrie offre de nombreuses possibilités de pratiquer des sports de plein air et de profiter de la nature.Découvrez le cœur, l'âme et l'esprit de l'Ombrie à travers nos Sants et nos lieux saints.Les mariages civils en Ombrie sont célébrés dans des palais et des châteaux, les églises catholiques sont disponibles pour les cérémonies catholiques.

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Programme
4 Days

3 nuits - MONTECORONA, GUBBIO, MONTE CUCCO, ASSISI ET SPELLO

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1 giorno - Montecorona, Camporeggiano e Gubbio

Iniziamo questo nostro viaggio di ricerca interiore dall'Eremo di Monte Corona. Luogo dicontemplazione e preghiera, isolato tra abeti e castagneti in cima al Monte Acuto, domina tutta la zonaattorno a Umbertide. La costruzione risale al 1530 e diede il nome alla Congregazione degli EremiCamaldolesi di Monte Corona. Dopo essere stato restaurato nel 1990, oggi ospita un monastero doveviene applicata la regola della clausura. Il complesso si compone di vari edifici per la vita comune, unachiesa consacrata nel 1755, 18 celle solitarie, distribuite all'interno del bosco dove i camaldolesiabitavano e pregavano. Aperta a tutti è l’ala del monastero dove si trova la chiesa, in cui si celebranoliturgie aperte al pubblico e i visitatori possono pregare. L'eremo è raggiungibile oltre che da una stradasterrata, percorrendo “la Mattonata”, un sentiero attraverso i boschi lungo pochi chilometri, costruitodai monaci a secco con blocchi di pietra arenaria nel XVI secolo per collegare l'eremo all'Abbazia di SanSalvatore e l'oratorio di San Savino ai piedi del monte. L''eremo accoglie persone (solo uomini), chedesiderano vivere momenti di riflessione spirituale.È possibile alloggiare nella foresteria o in una dellepiccole celle. Riscendendo, troviamo proprio ai piedi del monte, la Badia o Abbazia di SanSalvatore di Monte Acuto. Monastero Benedettino dell'XI secolo, fondato, secondo la tradizione, daSan Romualdo, fondatore dell'Ordine dei Monaci Camaldolesi, intorno al 1008. Il complessoarchitettonico è costituito da una serie di edifici tra cui una imponente torre campanaria e dalla chiesa.L’abbazia, dopo l’ultimo intervento di recupero del 1960 che ne ha ripristinato l’originario assettoromanico, si presenta in buone condizioni, in modo particolare la suggestiva cripta. Oggi solo la chiesaappartiene ai religiosi, il resto della struttura è un ristorante e i boschi e terreni, circa duemila ettari,sono di proprietà di un’agenzia di assicurazioni.Pranzo a base di prodotti tipici in agriturismo o se possibile all'abbazia stessa.Si riparte alla volta di Gubbio con sosta a Camporeggiano per visitare l'Abbazia di San Bartolomeo.Fu eretta nel 1057 da San Pier Damiani, priore di Fonte Avellana, su strutture preesistenti. La cripta hacolonne romane di spoglio con interessanti capitelli caliciformi che dividono l'angusto spaziorettangolare in tre navate con altrettanti absidi.Arriviamo a Gubbio, la più bella città medievale. Il cuore della città è Piazza della Signoria con tuttii suoi meravigliosi palazzi: il Palazzo dei Consoli, il Palazzo del Pretorio, il Palazzo delBargello, del Capitano del Popolo e il Palazzo Ducale esempio di architettura rinascimentale. IlDuomo, costruito per volontà di Sant'Ubaldo vescovo patrono della città. Sul Monte Ingino si trovala Basilica di Sant'Ubaldo, punto di arrivo della corsa dei ceri. La Fontana del Bargello dettaanche Fontana dei Matti è stata costruita nel 1500 e rifatta nel 1862, è meta turistica perché secondouna vecchia tradizione chi compie tre giri correndo intorno ad essa e di seguito viene battezzato conl'acqua al suo interno da una persona del luogo acquisisce la "patente da matto" e la cittadinanzaonoraria di Gubbio.Sistemazione in hotel, cena e pernottamento.

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Jour 2 : Les ermitages de Monte Cucco et le monastère de Fonte Avellana

Dopo la prima colazione in hotel ci spostiamo sul versante est del Monte Foce, di fronte al MonteIngino, dove troviamo uno degli edifici più suggestivi del territorio, l'Eremo di Sant’Ambrogio. Ilmonastero è su pareti rocciose quasi perpendicolari alla strada che si snoda attraverso la stretta Gola delBottaccione, si distribuisce su tre piani. Da qui si gode di una vista mozzafiato sulla città di Gubbio e ilsuo acquedotto, inoltre questa è una zona archeologica particolarmente interessante,vicino ad unacittadella preistorica con testimonianze di vita paleolitica.Proseguiamo ora verso il Parco del Monte Cucco. Tutta la montagna tra Scheggia e Pascelupo fuoccupata da eremi, cenobi e abbazie, che ebbero larga diffusione sopratutto nell'XI e XII secolo. Lostesso paese di Scheggia venne trasformato in una grande Abbazia Benedettina dipendente da FonteAvellana.L'Eremo di San Girolamo sorge in una posizioneestremamente solitaria, ma di grande fascinoambientale e dall’intensa misticità. Non è visitabilese non dietro preventivo contatto con l’ordine deimonaci eremiti Camaldolesi che lo occupano. Al suointerno si trovavano una farmacia e un “Hortussimplicium” dove venivano coltivati le pianteofficinali. Insediamento atipico in quanto laposizione non ha consentito la costruzione di cellesolitarie separate, come negli altri Eremi.Ricostruito, è stato riaperto nel 1992.L'Abbazia di Sant’Emiliano in Congiuntoli èun antica Abbazia benedettina situata lungo lastrada che da Scheggia conduce a Sassoferrato. E’dedicata ai Santi Emiliano e Bartolomeo e la suacostruzione risale presumibilmente al X secolo.Costruzione in pietra bianca con due navateasimmetriche divise da colonne esagonali, confinestre ogivali, presenta tracce di affreschi conangeli e santi tra i quali spicca un gigantesco SanCristoforo. Con la donazione, in tempi recenti, dellastruttura ormai abbandonata allo Stato, è statopossibile effettuare un restauro che ha ottenutoottimi risultati.Anche l'antica Abbazia di S. Maria diSitria sorge in posizione molto isolata in una valleposta tra il fosso Artino e le pendici del monte Catria, lungo il percorso che unisce Scheggia ad IsolaFossara. L’Abbazia fu edificata, agli inizi del XI secolo, da S. Romualdo, abate e fondatore dell’OrdineCamaldolese. L'interessante chiesa romanica è a navata unica con volta a botte, presbiterio rialzato esottostante cripta, sorretta al centro da una colonna romana con capitello corinzio. Recentementeristrutturata, è sotto la custodia dei Monaci di Fonte Avellana.Appena fuori i confini del parco, in territorio marchigiano, incastonato tra i rilievi montuosi, sorgeil Monastero di Fonte Avellana. Questo monastero rappresenta da oltre un millennio un luogo diaccoglienza per pellegrini e visitatori, centro monastico tra i più importanti del medioevo. Il nucleo piùantico, del X secolo, si sviluppa a partire dalla cripta, sopra la quale nel XII secolo fu sviluppata labasilica, in stile romanico, che vediamo tutt’oggi. E'possibile visitare lo scriptorium, dove venivanocopiati e miniati libri e codici. Da visitare anche la vecchia farmacia, dove è possibile acquistaremedicamenti e rimedi preparati dai frati.Rientro a Gubbio, cena e pernottamento.

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Jour 3 : Valfabbrica - Assise - Spello

Prima colazione in hotel. Non lasciamo Gubbio senza aver visitato la piccola Chiesa della Vittorina.La tradizione vuole che qui il Santo di Assisi ammansisce con il segno della croce il lupo feroce cheatterriva gli abitanti del contado intorno al 1222. L’episodio miracoloso narrato nei Fioretti è uno deipiù conosciuti al mondo.Un tragitto di circa mezz'ora e siamo a Valfabbrica e all'Abbazia di Santa Maria Assunta. L’abbaziasi trova si trova lungo il tracciato del Sentiero della pace, l’antico itinerario seguito da San Francesco, edospitò il santo quando nel 1207 , dopo aver abbandonato le ricchezze del padre, lasciò Assisi perraggiungere Gubbio.Le origini e la storia di Valfabbrica sono legate alle vicende di questa abbazia benedettina, consideratauna dei più antichi cenobi dell'Umbria. Proprio ai monaci è dovuta la bonifica del territorio paludosoattraversato dal fiume Chiascio e il conseguente sviluppo della zona.Oggi resta solo la Chiesa di Santa Maria Assunta, che è stata completamente restaurata.Pranzo in Cantina ad Assisi con degustazione di piatti tipici, abbinati ai vini della DOC Assisi.Nel pomeriggio visita della città.Simbolo della pace e “Patrimonio mondiale dell'Umanità” Unesco, Assisi vi incanterà con le sue chiese ele stradine in salita. La Basilica di San Francesco, del XIII secolo, sovrapposizione di due chiese: laChiesa Inferiore e la Chiesa Superiore; la duplice fila di altissimi archi del Sacro Convento; gli affreschidi Giotto e la tomba di San Francesco: una cripta ricavata scavando attorno al masso calcareo, dove sitrova il sarcofago del santo. Ci sposteremo poi in piazza del comune con il Tempio di Minerva. A brevedistanza la Chiesa Nuova, realizzata nel 600 e l'Oratorio di San Francesco Piccolino dove secondo laleggenda nacque il santo. La Basilica di Santa Chiara, che custodisce la tomba della santa e il crocefissoligneo attraverso il qual Dio parlò a S. Francesco. Infine San Rufino, esternamente esempio diarchitettura romanica del XII secolo e in stile barocco al suo interno.Arrivo a Spello e sistemazione in hotel. Cena e pernottamento.

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Jour 4 : Mont Subasio, Via degli Eremi

Prima colazione in Hotel.Il percorso di oggi ci porta attraverso il Parco del Monte Subasio, passando per la cima della montagna,da Spello si arriva ad Assisi.Prima tappa l'Abbazia di Santa Maria di Vallegloria. ll monastero sorge sul versante meridionaledel Monte Subasio, a due chilometri da Spello lungo la strada che porta a Collepino. La tradizione farisalire la sua fondazione intorno al 560 d.C. da parte di alcuni seguaci di San Benedetto da Norcia.Al monastero è legata la leggenda relativa alla sorgente, posta di fronte al monastero, secondo la qualeun angelo comparve alla Beata Pacifica per indicarle il punto dove avrebbe trovato l’acqua tantoinvocata con le sue preghiere.Arriviamo a Collepino, graziosopaesino, cinto dalle mura delcastello alle porte del Parco,ristrutturato mantenendo intatte lecaratteristiche medievali, con le casein pietra rosa e le stradine lastricate.La sua storia è legata alle vicendedelle Signorie perugine e dello StatoPontificio.Salendo ancora verso la cima delMonte Subasio, a soli 2 km dalpaese, si trova l'Abbazia di SanSilvestro. Fondata secondo latradizione da San Romualdo, fucostruita con i materiali di risulta(colonne, capitelli, lastre di marmo,sarcofagi ecc..) di un tempio romanoche sorgeva nei pressi e che eradedicato al Dio dei boschi e delleselve: il Dio Silvano. Inizialmente uneremo, divenne abbaziaCamaldolese nel 1150.Sulla via di accesso c’è ancora lafontana nota per il suo potere di fartornare il latte alla puerpere: fino aqualche anno fa la fontana e icancelli della chiesa erano ricopertidi cuffiette, camicine di neonatiofferte dalle mamme. Oltre a ciò, siusava andare nella cripta dellachiesa e toccare le colonne perguarire da malattie delle ossa. Dal1972 qui vive la comunità dellePiccole Sorelle di Maria. Il loroeremo, detto della Trasfigurazione è una struttura moderna, armoniosamente inserita nel contestocircostante, accanto alla vecchia abbazia e alla torre antica. È aperto a chiunque (donna) vogliacondividere un'esperienza di vita comunitaria e contemplativa. Proseguendo si giunge alla Chiesa(Oratorio) della Madonna della Spella, a 980 m s.l.m. Si trova in prossimità di una curva, dove èpossibile lasciare l’auto e raggiungere a piedi il piccolo santuario, uno dei numerosi oratori costruiti daibenedettini sulle pendici del monte tra l’XI e il XIII secolo. La statua lignea scolpita e donata dal prioredella Collegiata, Taddeo Donnola, nel 1648, era ritenuta assai miracolosa se invocata per le piogge, il beltempo, l’abbondanza delle messi.Meta finale l'Eremo delle Carceri, addossato alla roccia del monte, si è sviluppato nel corso dei secoliattorno al luogo dove San Francesco e i suoi seguaci si ritiravano in preghiera: la chiesetta di SantaMaria, circondata da grotte carsiche, tuguri simili a carceri, da cui l'eremo ha preso il nome. Nel XIVsecolo il carattere eremitico si trasformò in forma cenobitica con la costruzione del convento. La partepiù suggestiva è sicuramente la Grotta di San Francesco, con il letto di pietra su chi dormiva il santo.Rientro a Spello, pranzo-degustazione in cantina e visita della città.Avventuratevi tra i vicoli e le stradine medievali che si snodano attorno ai monumenti e alle importantitestimonianze della storia e dell'arte. Dal Borgo al belvedere di Porta dell'Arce, si attraversano secoli distoria, dagli umbri ai romani, dal medioevo al rinascimento. La Porta di Venere e le Torri di Properzio ,il Duomo di Santa Maria Maggiore, con la Cappella Baglioni e i preziosi affreschi del Pinturicchio e delPerugino, l’attiguo Palazzo dei Canonici, oggi sede della Pinacoteca Civica di Spello. La Chiesa diSant'Andrea, dove il seguace di San Francesco, Beato Andrea Caccioli, istituì una delle primecomunità dei Frati minori.Fine dei servizi.*************

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